quinta-feira, 27 de janeiro de 2011

it could happen!

How many times have we been wondering, as customers of a bar or a restaurant, if the owner of that business will respect employees rights? How many time did it happen in the beautiful city of Cape Town?

Most of the time, as a customer, I would sit in a bar or a restaurant to only enjoy my time, my coffee, my meal or my reading. Most of the time I wouldn't even know the name of my waiter.

Nevertheless, when you would have the opportunitity or the need to become that waiter or employee, your way to see the reality may change it.

If you would work in a kitchen of a restaurant, or as a waiter in a bar, it may happen to experience the following.

It could happen to find out that after 9 hours working under the smoke of a kitchen, the owner of that place may give you 60 R.

It could happen that you may come from far and an important amount of that salary? you would spend on transport.

It could happen that before being hired you may “give for free” 30 or even more hours of your precious time and energy.

It could happen that your salary?, at the end of your shift may be made out of tips which the customers of your tables has given to you. And if you are a woman, it could happen that, they will tell you, it will be better by showing your “beauty?”.

It could happen that, while working, you may pay your food and your drink, not if you only drink water.

It could happen that you may pay a deposit to get the apron which you will use once working.

It could happen that you may pay a second deposit for future damages of glasses and plats, for examples.

As a customer you may not think if your waiter rights are respected.

If you may become that waiter, your way of seeing life will change.

When you will sit again in a bar or a restaurant, as a customer, you may start to ask yourself a lot of questions.

You may start to think about writing this letter.

You may start to boicott places in the great Cape Town.

You may be sorry for the waiter who does not have another option.

You may be sorry for who working in the kitchen wont complain about his own treatment because he already may know the answer: the owner will point the door and say “ you can leave if you are not happy”.

You may be angry with customers who have never ever thought about it and enjoy their time whatever bar or restaurant they choose.

You may start to ask yourself what the best action to do as a customer!

You may start to ask around looking for answers.

This may happen or may not happen in the great Cape Town.

Oracao ao desenvolvimento

Tou a pedir me deixar a Costa do Sol assim como è

Tou a pedir me deixar a costa com a sua selvagem natureza

Tou a pedir deixar as grandes arvores e as suas raizes

Tou a pedir nao costruir predios, de parar costruir predios na Costa do Sol

Tou pedir me deixar voltar e sentir ainda o calor do Indigo e nao o frio do betao

Tou pedir me deixar voltar na Costa do Sol aos Domingos para dancar

Tou pedir me deixar ver as mulheres lindas e formosas a movimentar aqueles rabos africanos
na frente dos carros dos inamorados, maridos e amantes

Tou pedir me deixar ainda comer o frango sentada em frente do mar

Tou pedir deixar aqueles lindissimos barcos corados flutuar na agua esperando a noite para pescar

Tou pedir deixar as silentes manhas da semana a ouvir as ondas e o ar

Tou pedir parar, desenvolvimento, de progressar sem meta, sem sentimentos, sem amor para uma
Terra assim linda, para pessoas assim calorosas.

Tou pedir deixar a beleza e desenvolver a pobreza das mentes

Amen

terça-feira, 18 de janeiro de 2011

Vi siete mai chiesti quanto importante può essere un saluto? Vi siete mai soffermati a pensare quanto il saluto sia alla base delle nostre conoscenze, dei nostri incontri, del nostro modo di essere e di esprimerci? Vi siete mai domandati il perchè salutare qualcuno o perchè, contrariamente, decidere di non salutarlo?

Perchè bisognerebbe evitare di salutare qualcuno, secondo quale regola dell'universo?! Secondo quale regola convenzionale decidiamo di salutare chi ci sta passando accanto o no? La paura dello sconosciuto è presente in tutti gli esseri umani, eppure alle volte salutiamo degli sconosciuti e altri no, perchè?

Mi osservo in giro e mi rendo conto che come essere umano ho innanzitutto il diritto a essere salutata e il dovere di salutare. Tutti noi dovremmo avere il diritto al saluto. Tutti!

E se vuoi essere il soggetto destinatario di un diritto, consequantemente dovresti essere il soggetto che compie lo stesso dovere. Come dire fai quello che vorresti facessero a te.

Ho viaggiato alcuni diversi Paesi e in corrispondenza con le diverse culture che mi sono ritrovata ad accogliere nella mia mente, ci sono popoli che non ti saluterebbero neanche ti schiantassi contro e popoli che, al contrario, “mettono” il muso se non li saluti, al di là di quante volte stai passando davanti a loro!

I Paesi Scandinavi, per esempio, fanno molta fatica addirittura al alzare lo sguardo quando persone stanno passando difronte a loro, cercano in tutti i modi possibili, e penso potrebbero dare dei corsi interi all'Università su come evitare il saluto e Paesi come quelli Africani, ovvio anche nel grande caldo continente ogni nazione ha le sue proprie caratteristiche, ma se per esempio vai in Mozambico, i Mozambicani potrebbero portarti in Tribunale per non averli salutati la seconda volta che sei passata difronte a loro.

Sicuramente ci sono delle categorie di persone che nessuno saluta, in qualsiasi parte del mondo, pensiamo ai senzatetto, al mendicante per esempio. Forse perchè non hanno nessuno Status? E perchè decidiamo di non salutare queste persone, solo per il fatto di aver deciso volontariamente o involontariamente alle volte di scegliere una vita differente dalla nostra? Questo, per esempio, succede ovunque nel mondo, penso, dai freddi Paesi Scandinavi ai caldi Paesi Africani.

Mi soffermo a pensare al concetto di saluto e a quanto importante sia nella nostra vita quotidiana. Penso al fatto di avere oggi persone, amici, conoscenti, entrati nella mia vita per poco o molto tempo grazie al SALUTO. Se non li avessi salutati, se non avessi salutato nessuno di questi sarei, saremmo forse se è capitato anche a voi, delle persone completamente sole nell'Universo!

Quando una persona ti passa davanti non sai chi sia, cosa possa portare nella tua vita e tu nella sua eppure quante volte al giorno salutiamo? Salutiamo sul serio tutti quelli che incontriamo?

Possiamo salutare con un ciao, un ola, un hello, un semplice sorriso o uno scambio di sguardi, ma quante delle persone che ci passano accanto, salutiamo? Sicuramente poche, anzi pochissime. Poco tempo fa leggevo Leo Buscaglia (se vi capita tra le mani per favore fate la sua conoscenza, salutatelo) e mi ha entusiasmato pensare al concetto di saluto, a quante occasioni perdute, a quante amicizie sfumate per la mancanza di un'azione, di un semplice gesto.

Non immaginate quanto mi faccia incazzare passare davanti a qualcuno che fa finta di non vederti, o peggio ancora non solo non ricambia il tuo saluto, forse, in realtà non se ne è neanche reso conto.

NO, SONO UN ESSERE UMANO E VOGLIO ESSERE SALUTATA, COSA VI COSTA INVIARE UN GESTO CARINO, NESSUNO VI MANGERA'.

Non posso però negare che la maggiorparte delle volte dobbiamo fare i conti appunto con lo sconosciuto e il timore di questo “ The fear of the unknown”. Ma se cominciassimo a pensare che anche dall'altra parte esiste la stessa paura!? E comunque da dove deriva questa paura, non dovremmo avere molto di più la paura del conosciuto? Mi viene in mente, scrivendo, quanto questo concetto sia così vicino a quello per cui milioni di persone decidono di vivere una vita data, non scelta, seguendo un equilibrio precario, per la paura dell'ignoto. Come si direbbe perfettamente in Italiano con un proverbio “Si sa quel che si lascia e non si sa quel che si trova”! Eppure è proprio quì secondo me la bellezza di una vita vissuta al cercare qualcosa, una meta un'amicizia, un amore, una via, invece di accettare passivamente quella che si vive già, solo perchè la si sta vivendo e non per l'amore verso questa! Si, penso che concetti siano assolutamente prossimi: lo sconosciuto ci fa paura e non lo salutiamo!

Ma come dicevo prima, nell'azione di salutare, inconsciamente, alle volte salutiamo qualche sconosciuto e altri no, forse perchè lo sentiamo vicino a noi, forse per la sola circostanza, per pura sorte, e coincidenza. In realtà si da così per scontato il saluto, salutare non ha poi così grande importanza quando coinvolge gente che non si conosce, quando siamo per strada o in quasiasi luogo. Eppure il saluto è alla base della nostra vita. Pensate un poì a quante persone oggi conoscete grazie al fatto di averle salutate o di essere stati salutati la prima volta. Spero siano molte …..o forse no!!!!!!!!!! Cominciare a farlo, penso vi arricchirebbe di più, o comunque non vi diminuirebbe come persone!

Provate a farlo con I senzatetto I mendicanti e chi non ha uno status, come dicevo prima, una categoria. I matti per strada...poi matti anche lì il concetto bisognerebbe un po' pensarci su invece di prenderlo “for granted” come dicono da queste parti, per scontato, appunto. Perche non dovremmo salutare questi esseri umani? Datemi una spiegazione! Forse noi siamo più matti, più senzatetto e più mendicanti di loro!!! alle volte un saluto è la fonte di un calore umano e non sarebbe male darne un po'. Molte altre volte è puro rispetto, rispetto per non sapere che abbiamo di fronte!!!

Da un po' circolava nella mia mente!
Mi sembrava giusto condividerlo!

Vivete la vita va!!!!

Tina