quinta-feira, 25 de agosto de 2011




Ho cominciato ad approcciarmi alla lettura quando avevo forse otto anni, non ricordo bene.

Avevo trovato in casa di mia nonna la Psicoanalisi di Freud e ricordo come fosse ora seduta sul divano della sala da pranzo a sfogliare quel libro e leggere quell'inchiostro.

Non penso riuscissi veramente a capire cosa stessi leggendo. E ricordo leggere cosi' tante volte un solo paragrafo per capirne il significato.

All'eta' di dieci anni ho cominciato a insegnare a mia sorella come leggere e scrivere. Amavo farle da maestra.Si e' poi annoiata durante tutta la scuola Elementare perche' lei sapeva gia' cosa a scuola insegnavano ai bambini.

Ho sempre amato il LIBRO: la mia professoressa alle scuole Medie era rimasta scioccata dalla mia considerazione sui libri. Avevo detto che piu' che leggere, amavo l'idea di voler aver tanti libri in uno scaffale, anche se non letti.

Col passare del tempo ho cambiato idea e fino all'eta' di 17 anni avevo letto Tolstoy, Voltaire, Rimbaud, D'Annunzio, Verga, Dostoevsky, Chekov, Alighieri, Joyce e Pirandello.

Passavo ore e ore a leggere.

Le scuole Superiori sono state un'immersione nel mondo classico Latino e Greco: le commedie e tragegie di Eschilo, Aristofane e Euripide; le poesie di Saffo e Catullo. E la filosofia di Aristotele e Platone. Il Francese mi aveva avvicinato a Prevert.

Odi et Amo di Catullo e' una delle mie poesie preferite.

Dopo, la lettura e' divenuta una fonte di vita. Invidiavo terribilmente chi poteva parlare di vari autori letti. Ascoltavo le conversazioni e mi immaginavo nelle vesti di una Madame De Stael durante il Romanticismo Italiano.

All'Universita ho aperto un conto presso la libreria Einaudi: entravo in quella libreria e prendevo quanti piu' libri potevo e poi pagavo mensilmente. Ho costruito la mia biblioteca che purtroppo ora e' chiusa in scatole in cantina.

Ho cominciato ad appassionarmi al mondo Arabo: il Corano e Le Mille e Una Notte sono stati i primi due libri. E poi Pessoa, il mio favorito autore Portoghese e Saramago.

Chiaro parte della mia vita sono anche Terzani e Buscaglia.

L'Africa mi ha aperto ad un altro mondo. Ad una letteratura orale che ho vissuto in Mozambico accanto ad autori come Couto e Chiziane,

E ora Fanon, Memmi, Cesaire e Sartre.