quarta-feira, 3 de outubro de 2012
La famiglia. Il declino
La Famiglia
Osho, nel suo libro ' Freedom The Courage to be Yourself' dice 'The family is the root cause of all our problems. Our poverty, our sickness, our madness, our emptiness, our lovelessness - the family is the cause.
La famiglia e' la causa di tutti i nostri problemi.
Sono nata in una famiglia dove il concetto di famiglia e' sempre stato criticato, negato, messo al bando. Una pena di morte continua.
Tra i litigi perenni dei miei genitori (la famiglia), i pianti di mia mamma, allora depressa per la morte del padre (mio nonno, la tacita lontananza di mio padre che ogni anno, almeno per una volta all'anno veniva messo alla porta, anzi fuori la porta, con valigie e valigette pronto a tornare a casa della mamma (mia nonna) e le assillanti critiche della famiglia di mio padre per parte di mia madre e di mia madre dalla parte di mio padre. Be' in realta' mia madre um po' piu' assillante di mio padre.
All'eta' di 15 anni non ne potevo gia' piu'. Anzi forse anche prima, purtroppo dovevo raggungere queel'eta' affinche' le mie preghiere venissero ascoltate.
La famiglia e il luogo materiale, la casa, erano irritanti, una prigione dal quale non vedevo l'ora di fuggire. La casa della nonna, in Via Largo Budapest non era cosi male, potevo uscire e giocare nella strada chiusa (cul de sac)con altri amichetti e amichette. Quella di via Londra era enorme, ricordo avevo incubi molto spesso: le bambole prendevano forma di essere umani). Ricordo quante volte mi sono chiusa nel bagno di quella casa per non ascoltare i miei strillare. Dopo Canosa, una tragedia...non solo trasferita in una citta' in cui non conoscevo nessuno, ma praticamente vivevo in quella casa sempre, tranne che per andare a scuola o quando mio padre mi accompagnava ad Andria per uscire con delle amiche. Li, a 16 anni, le mie preghiere sono state esaudite: trasferimento scuola in Abruzzo, Francavilla al MAre.
Poi ci si mettevano, e pare ancora oggi, i membri della famiglia allargata (i vari zii e zie) con le perturbanti e costanti critiche. Su tutto. Uno che diceva mi sarei pulita il sedere (scusatemi la volgarita, ma erano le testuali parole) con i miei studi; altri che ero una donnaccia; altri ancora, perennemente non invitavano i miei ai vari eventi di famiglia. La religione da rispettare: battesimi, confessioni, comunioni, cresime e matrimoni, trigesimi, quatrigesimi.....una sfilata di vestiti, di gioielli, di cibi, a chi sfoggiasse di piu.
Chi veniva invitato, chi no. Chi litigava perche il regalo dato era 'poco'. Chi reclamava per anni a quanto il cibo era stato'schifoso'. Chi non si parlava per anni perche non era andato al matrimonio dell'uno o dell'altro.
Ricordo che ai 15-16 anni, dall'incazzatura, perche i miei non erano stati invitati ad un evento, non ricordo neache quale fosse (forse un battesimo di qualcuno), ho chiamato mia nonna dicendole come si erano permessi di non invitare i miei genitori....Dopo quell'evento non ho visto i miei nonni paterni per anni, forse 5 sino a quando un'estate sono andata a visitare mia nonna....
Con le lacrime agli occhi, la nonna dal quale ho preso il nome che mi ritrovo, Concetta!!! Era invecchiata un po'. Me lo ricordo!!!
Ancora una volta mio zio se l'era presa a morte perche' ero impegnata e non ho potuto accettare una sua visita a Bologna!!! Altri anni senza parlare!
Nel frattempo il tempo passa. Oggi ho piu' di 30 anni e da anni mi sono allontanata dalla famiglia, come si dice. Fisicamente e forse anche mentalmente. Il concetto di famiglia mi fa sempre uno strano effetto.
Dopo 7 produttivi anni a studiare e viaggiare, sono ritornata in Italia, alle origini, per vedere se le mie origini fossero ancora ancorate li in quei luoghi in cui sono nata e cresciuta.
La famiglia..........
non conosco molti cugini e cugine. Molti zii non li vedo da anni. Facebook mi ha aiutato a vedere come sono invecchiati! La curiosita' o la gelosia ha fatto si che non ci fossero molte domande da farmi.Ne risposte. Solo il sorriso innocente della nonna.
E gia, come dice Osho. La famiglia sono la causa di guai. Ci si aspetta comportamenti fissi. Sorrisi prestampati. Cerimonie senza fine. Di vero???? Non so quanto ci sia! Forse poco.
E ancora oggi, perche la storia si ripete sempre anche nei piccoli microcosmi, ennesimi inviti non avvenuti, ennesime lagne, ennesime sfilate di vestiti e gioielli, e mangiare.
In un mondo di crisi economica, di mancanza di valori, di eroi, dove tutti sembriamo usciti da una fabbrica, con la stessa etichetta. Apparire e' sempre meglio di essere!
Avere meglio di essere!
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