Vi siete mai chiesti se la vita che state vivendo è sul serio all'altezza di essere vissuta?
Leggo la storia di Mandela nel suo libro “Long Walk to Freedom” e mi chiedo se la mia di vita è all'altezza di essere vissuta o se manchi in realtà qualcosa.
Mangiare, dormire, andare al ristorante, incontrare amici, andare a ballare, studiare, leggere e lavorare. E' tutto questo all'altezza di essere chiamato V-I-T-A? E' vivere solo questo?
Voglio capire di più e chiedermi se questa è una domanda che ha un senso o io sto impazzendo!?
Leggo Mandela e la sua vita: una vita vissuta nella lotta e lottando per un popolo che non esisteva, che non aveva umanità, sentimenti, rabbie e paure, una vita vissuta non per sè o per la sua famiglia, ma per persone estranee?, una vita lottando giorno dopo giorno per la libertà del popolo Sudafricano.
E io mi chiedo: “Per cosa sto lottando, che vita sto conducendo, Ne vale la pena?”
La mia spontanea risposta è: “NO” Tina, manca qualcosa, manca qualcosa di grande.
Tempo fa qualcuno mi ha insegnato che per vivere bisogna avere un piano, un progetto. Oggi penso questo non sia abbastanza.
Mi giro e mi rigiro, la mia anima non è in pace oggi e non sono sicura di poterla accontenare proprio oggi.
Creare! Si, devo comiciare a creare, come mi ha consigliato un amico alcuni mesi fa.
Significa, quindi, che fino ad ora non ho creato nulla? Neanche un'amicizia? E cosa significa creare, realmente?
Puoi creare senza mezzi, senza soldi, senza?
E poi, siamo tutti nati per creare? O in realtà tutti creiamo pur non sapendolo? O creano solo gli artisti e i rivoluzionari?
E noi poveri mortali, la nostra vita può essere chiamata vita, pur alzandoci tutte le mattine per andare a lavoro? Un lavoro appena trovato che durerà forse 3 mesi o un lavoro che facciamo da 20 anni.
Sono confusa.
Sono nella stazione dei treni di Cape Town, seduta su una panchina e attendo il mio treno per l'Università. Osservo altri treni arrivare dai quali una massa di persone fluire verso la città. Un popolo, fatto grazie ad un solo uomo! O quasi. Una vita vissuta per il suo popolo, sicuramente, la sua.
Nelson Mandela è il simbolo della nascita, della libertà, della lotta. La maggiorparte di quello che si racconta, che si legge, è datato 1994, l'anno in cui Mandela è diventato Presidente del Sud Africa.
Mi viene in mente “Tina” il libro di Cacucci su questa donna triestina, rivoluzionaria in Messico e penso al concetto di rivoluzione.
La parola rivoluzione mi sembra il termine adatto per una vita all'altezza di essere vissuta.
5 anni fa, nel giorno della mia laurea, nel bigliettino annesso al fiore offerto ai presenti scrivevo “Ora mi accingo alla scoperta della mia isola”.....
mhmhhm....
Oggi scrivo “alla scoperta della rivoluzione che farà della mia vita una vita all'altezza di essere vissuta”.
Ciao Tina!
ResponderEliminarCome ti capisco...anche io confrontandomi con altri - e non solo Mandela, anke gente + "normale"! - mi chiedo quale sia il mio scopo in questa vita... credo semplicemente che alcuni nascano o crescano con un grande sogno, mentre per altri la vità è più un vivere il presente... Non sono sicura di cosa sia giusto, cosa sia meglio... anzi, fammi saxe quando scopri la tua rivoluzione!